Sembra che una trama leghi tutti i lavori di Archicura: è un filo sottile, quasi invisibile, anzi, un’attitudine che Paolo Dellapiana e i suoi collaboratori perseguono costantemente proponendo progetti e risultati ogni volta diversi, imprevedibili.
Il cuore fondamentale delle intenzioni architettoniche, fuoco su cui spostano costantemente la loro attenzione, è l’emozionalità che ogni costruzione può e deve avere nei confronti dei suoi fruitori, chiave del contributo al benessere fisico e psicologico che un edificio dovrebbe sempre trasmettere all’uomo attraverso la sua forma, i materiali che lo costituiscono, la sua funzionalità e il rapporto con l’ambiente in cui si trova. Questo permette allo studio ARCHICURA di non essere incasellati in giudizi categorici, e fa del loro lavoro una questione atipica, poco propizia ai facili proclami, alle “scuole” e alle mode.
Dal 1994 ad oggi, grazie a questa filosofia progettuale, sono stati realizzati molti progetti di varia natura (residenziale, commerciale, artigianale, industriale, sia recuperando edifici esistenti che di nuova realizzazione) frutto di sperimentazione in tutti i campi della disciplina progettuale esprimendo sempre delicate dichiarazioni poetiche, espressive, chiare e incisive.
Un’architettura che sorge quasi sempre in silenzio, abbracciando la natura, l’ambiente ed il cielo, che innesta le radici nella terra e che apre le porte a chi, di questa architettura, ne farà esperienza in prima persona.
La strada percorsa fino ad ora e le profonde esperienze maturate hanno contribuito a formare la loro sensibilità architettonica permettendo di crescere e di poter progettare con lo stesso entusiasmo a scala sia micro sia macro urbana.
Il motto dello studio è: “L’architettura è musica congelata, è come la musica apparirebbe se la si potesse vedere” di J. W. Von Goethe. Questo denota una particolare sensibilità, quasi artistica, nell’approccio alla disciplina, che non è mai monocorde, ma variopinto e poliedrico.
Utilizzano tecnologie BIM dal 1996 (formato .IFC)