Alba (CN)
Tipologia: Nuova realizzazione
Area: 200 mq
Realizzazione: 1975
Architetti progettisti: Ugo Dellapiana, Beatrice Tessore, Sebastiano Rao
Immagini: Archicura
L’edificio percorre i primi anni della riforma liturgica del Concilio Vaticano II. I due percorsi di accesso a lato dell’asse del presbitero, separano tutte le provenienze dal luogo per convogliarle sul fondo dell’aula rivoltandone la direzione di accesso: come per suggerire il distacco dello Spirito dalle cose del mondo per dedicarsi al percorso della fede. Il quale ci rivolge verso l’Altare posto sotto la luce dello zenit che nella chiesa ovunque si diffonde dall’alto.
La copertura è una grande tenda stesa tra le pareti curve che delimitano il perimetro, trapassata da quattro aperture vetrate corrispondenti alle due penitenzerie, al Battistero centrale ed alla “schola cantorum”, oltre alla grande apertura sul Catino Absidale.
Il profilo generale dell’impianto murario è affidato a linee curve di coinvolgimento verso il presbiterio, dopo aver descritto, con arrotolamento dei nastri murari, i diversi luoghi interni della chiesa: due penitenzerie, l’arco della sacrestia, dell’abside, del battistero e dei due ingressi laterali legati a due spazi esterni di “preparazione all’ingresso.” La percezione dell’avvolgimento dell’edificio attorno ai fedeli in ogni istante racconta l’incanto della Parola, incanto che raccoglie ed invita per percorrere la Via della Verità e della Vita dello Spirito.
A distanza ravvicinata un edificio raccoglie le opere parrocchiali ed amministrative con sala incontri ed abitazione dei sacerdoti. La fronte rivolta verso il fianco della chiesa ricalca a distanza il suo profilo con la sua adattabilità ed aderenza completa.
Tra breve prossimità temporale sarà collocato nell’abside della “schola Cantorum”, l’organo meccanico a canne in legno e stagno, quale raduno vitale della Comunità che, nell’incanto delle Parole dei Vangeli, si raduna per esprimere la gioia della fede attraverso il volume musicale che si eleverà come riconoscenza dell’uomo verso l’eccedenza della Grazia concessa dal Signore agli uomini, quali creature amate.
La luce dall’alto, le pareti avvolgenti, che guidano i percorsi verso l’altare, partecipano, con i diversi segni liturgici (battistero, penitenzerie, altare, abside), a indurre i fedeli ad entrare nella comunità in cammino in percorsi di fede ed in raccoglimento di preghiera.