Italia
Tipologia: Ampliamento e ristrutturazione
Realizzazione: 2002
Immagini: PEPE fotografia
in collaborazione con l’arch. Francesco Bermond Des Ambrois
I paesaggi delle morbide collne italiane sono spesso cosparsi di vecchi cascinali, utilizzati per lo più come depositi precari d’obsolete attrezzature agricole e vinicole, alcuni abbandonati al degrado causato dalla sempre più massiccia automazione dei processi agricoli. La necessità di reinterpretare l’abitazione nelle campagne spinge a trasformare questi edifici seguendo le nuove esigenze abitative, conservando la memoria “storica” e sottolineando il “genius loci” di questi luoghi.
L’area dell’intervento è caratterizzata da colline “ripide come le montagne ma dolci come le dune” e proprio su una di queste si trova la cascina; l’edificio è adiacente ad un altro casolare da cui partono le due maniche unite dalla ristrutturazione, contenenti il fienile e il vecchio nucleo abitativo. L’esposizione infelice, completamente a nord, ha concentrato l’attenzione progettuale sul problema fondamentale della luce e del sole; ogni spaccatura, taglio, apertura e chiusura sono volte alla cattura dei raggi solari dalle prime ore del mattino fino al tramonto. Il corpo aggiunto centrale, eccezion fatta per il muro di tamponamento d’ingresso, opaco per questioni di privacy, è completamente trasparente alla luce, in tutti i suoi piani: verticali ed inclinati. I fienili, chiusi con serramenti d’eccezionale specchiatura, racchiudono la zona soggiorno e la cucina, unite dal ponte centrale posto sotto il “tetto di cristallo”. La zona notte, al primo livello, è distribuita tra la manica di collegamento con l’edificio adiacente e il nucleo vecchio della cascina, il cui recupero appare più evidente dalla conservazione della proporzione delle aperture, della tipologia della copertura e del balcone in legno. Le falde esistenti sono state sostituite da terrazzi laddove l’intervento è stato più consistente per le condizioni statiche precarie dell’edificio; i due terrazzini verso ovest al primo e al secondo livello garantiscono l’irraggiamento del soggiorno e della zona cucina fino al calar del sole.
Le vigne che lambiscono la casa sono raccordate all’edificio da ripe consolidate con palificate in legno che ospitano vegetazione floreale e impediscono al tempo stesso il dilavamento della terra sulla strada. L’unica pausa concessa dai pendii collinari ospita un’area di rispetto antistante l’edificio; il giardino si articola in spiazzi modellati sul fianco della collina sotto il livello zero dell’edificio.